Excerpts from the Book

Estratto dal libro

DNA, GENI, 7 VIZI CAPITALI
Il sistema di divulgazione delle informazioni e conoscenze sia a livello scolastico, che nei media e impostato a far capire alla maggior parte della popolazione, che certe predisposizioni, come le malattie, la violenza o certi comportamenti lesivi verso la società, sono immutabili ed è impossibile da cambiare o modificare. Questo tipo o modo d’inculcare le informazioni nel genere umano è forviante ed è tutto impostato per questo sistema economico.
Se la maggior parte delle persone accettano questa idea di base che non si può fare nulla per cambiare le cose, con i luoghi comuni:
…intanto i delinquenti nascono cosi,….
…i violenti sono cosi perché sono predisposti dal loro DNA,…ecc.
cosi come sono predisposte ai sette vizi capitali, che come ricorderete sono:
Superbia, Avarizia, Lussuria, Invidia, Gola, Ira, Accidia

1 Superbia
Convinzione irremovibile di essere superiori, a chiunque altro
2 Avarizia
Attaccamento eccessivo alle ricchezze, senza volersene separare per alcun motivo
3 Lussuria
Desiderio irrefrenabile del piacere sessuale fine a sé stesso
4 Invidia
Tristezza per il bene altrui, percepito come male proprio
5 Gola
Abbandono ed esagerazione nei piaceri della tavola, e non solo
6 Ira
Desiderio irrefrenabile di vendicare violentemente un torto subito
7 Accidia
Male esistenziale, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene

allora si potrà fare bene poco per convincere loro, che le cose non stanno proprio così.

Al contrario ci sono degli studi di molti scienziati che hanno stabilito, dopo attenti e approfonditi studi, che invece, e per la stragrande maggioranza della popolazione, non è il DNA a stabilire questi tipi di informazioni, e che assolutamente non sono immutabili, vedi il film-documentario:

Infatti, in maggior parte, sono le condizioni socio-economiche che portano, prima a queste “malformazioni” e solo successivamente, genetiche.
Da qui si deduce che esiste una informazione di base a tutta la popolazione per far passare l’idea che non si può fare nulla o ben poco.
Ma tutto questo è solo per non andare ad intaccare il potere economico in mano a pochi.
Infatti attraverso i suddetti punti, come i sette vizi capitali, la violenza, le droghe, la corruzione, il possesso sfrenato del denaro, l’accumulazione di cose, l’accumulazione di più business, e altro ancora che viene strutturato il loro potere.
A livello di stati o nazioni per limitare o per tenere sotto controllo queste “malformazioni o disarmonie” il potere o sistema interviene con la repressione controllata come le leggi, la polizia, gli eserciti, le carceri, la sanità, ecc.
Generando in tal modo un tipo d’industria collaterale molto dispendiosa a carico della collettività ma molto lucrosa, sempre per i pochi, che detengono il potere e le ricchezze sulla terra.
L’ingranaggio e semplice, i pochi creano il “problema-reazione-soluzione” come scrive David Icke:
“Esistono due tecniche di manipolazione di massa che le persone devono comprendere se vogliono cominciare a capire cosa c’è sotto questo gioco. La prima la definisco “problema-reazione-soluzione”, l’altra “approccio per gradi”….”
David Icke

David Icke

David Icke

Questa equazione: problema-reazione-soluzione è la stessa che viene adotta a livello mondiale nel campo finanziario-economico. Infatti la finanza, purtroppo, è la prima che interviene attraverso la creazione dal nulla del denaro (non nostro), e sempre attraverso il suo controllo i pochi intervengono su tutta l’economia mondiale.
Ecco perché devono anche intervenire nell’informazione attraverso i mas media e le scuole, tutto per “lavarci” il cervello, in funzione dei loro biechi progetti.
Prima creano il problema a livello economico, per cui difronte agli sconquassi di mancanza del lavoro, o creazione di nuove tecnologie o altro ancora, creano in tal modo la reazione della comunità, e cosi arrivano sempre loro con una soluzione apparentemente a vantaggio della popolazione, ma purtroppo non è mai cosi, oppure e temporanea per poi ripresentarsi ad un nuovo livello ciclico di “problema-reazione-soluzione” intanto il potere, le ricchezze vere, e anche il denaro rimane sempre di più nelle loro mani.
Ora vi chiederete qual è lo scopo di tutto ciò.
Io credo che questo modo di operare viene fatto da molti millenni, ovviamente sempre in modo diverso, tutto per mantenere questo status quo a loro favore. Per cui mantenere inalterate le ricchezze e il loro potere.
Ma ora ci sono degli aspetti che sono diversi, se prima per avere e mantenere questo status quo avevano bisogno della mano d’opera, sempre a basso costo, ora con l’avvento delle macchine, o automazione o robot, non avranno più bisogno di troppa manovalanza umana.
La mancanza del lavoro e soprattutto questa: la robotizzazione di tutto il ciclo produttivo ma anche nei servizi. Se la maggior parte delle persone si sono spostate dall’industria manifatturiera a quella dei servizi, ora, sempre per l’avvento massiccio di automazione, si sta impoverendo di uomini anche questo comparto.
Chi vorrà più questa massa di giovani e meno giovani, laureati o no che protesta nelle piazze, rivendicando dei diritti che ormai sembra non esistano più?
Chi pagherà le pensioni, se ci saranno pochi giovani occupati?
Essendo i pochi privi di empatia, purtroppo anche senza coscienza, avendo ottenuto il controllo sull’umanità, con la finanza, il denaro, l’automazione dei beni e servizi, ecc., per un numero di persone che loro riterranno abbastanza per vivere bene loro e manutenere il suolo del mondo ad un certo grado di biodiversità confacente alle loro necessità, bene, pensate che vorranno sentire le lamentele e le rivendicazioni continue di tutto il “superfluo” della popolazione?
e come ci insegna la “Storia”, questo vuol dire sempre più cibo spazzatura, precarietà a livello di vita e lavoro, con conseguenti malattie, sempre più guerre, sempre più instabilità anche mentale…. E questo come si può sintetizzare se non nella morte per miliardi di persone?
Ai pochi che detengono il vero potere mondiale poco importa della gente comune, si sentono onnipotenti, onniscienti, sono già onnipresenti, il valore “onni” deriva da “tutto”, “dappertutto”.
Sono da sempre presenti nella nostra vita, nelle nostre case, in quello che facciamo, purtroppo anche in quello che crediamo di essere. Non dico tutti, se no qualcuno si potrebbe offendere!
Vediamo un attimo le cose al contrario. Se no, sembra che c’è l’abbia con i ricchi di per se!

Non ho nulla contro la ricchezza in sé, ma contro un modello di dominio:
a) l’accumulazione, da cui deriva anche il superfluo, che sono in relazione all’ultima persona sulla terra che non ha il minimo necessario vivere e condurre un’esistenza dignitosa come averi, ma anche per coltivare al meglio il proprio spirito, compreso l’istruzione, l’aggiornamento dei propri beni o del proprio essere, compresa la felicità come un viaggio o la condivisione di cose (vedi il capitolo condivisione)
b) l’ostentazione, che deriva dal possesso di avere e non come “essere”, si può intendere un atteggiamento palese nel dimostrare ad un altro quello che lui non ha o non potrebbe avere (vedi il capitolo condivisione)
c) l’arroganza di avere cose al di fuori del proprio intorno fisico, a meno che non sia per il benessere suo o della sua famiglia, come la seconda casa al mare o altro, ma sempre in relazione al punto a). l’arroganza di non “scendere “a interloquire con un altro suo simile, sempre che sia necessario a quest’ultimo per la sua effettiva evoluzione spirituale e non del tipo economico. In ogni caso deve esser di buona creanza e costume intrattenere buoni rapporti con l’altro essere (posto nella “scatola” o spazio fisico” vicino o lontano che sia in un uomo medio:
• incapacità di amare
• ansia per l’autorità
• paura della perdita
• cerca di possedere ogni cosa
• se si tocca l’importanza personale sente una minaccia per la sua sopravvivenza
• misura il proprio valore in base a quello che possiede
• teme la responsabilità
• non è completamente libero perché non riesce
• non riesce a vivere con del piacere specie quello sessuale, perché è percepito come una cosa sporca e peccaminosa, anche perché nella nostra civiltà deve essere quasi sempre visto come una conquista (ecco la competizione insegnata nelle scuole)
• paure ancestrali depositate nel subconscio e stratificate
• la tendenza della sopraffazione maschilista sulla donna
Queste sono spiegate molto bene dagli studi di antroposofia di Rudolf Steiner e di Wilhelm Reich.

Rudolf Steiner

Rudolf Steiner

Wilhelm Reich

Wilhelm Reich

Da tutti questi punti si evince che c’è sempre violenza, talvolta fisica, come nei tempi antichi, la sopraffazione attraverso le armi, ma nei tempi moderni assistiamo ad una violenza sempre più sofisticata e conforme al nostro tempo tecnologico e finanziario. Esempio il suicidio della perdita di lavoro o della perdita della casa è una forma di violenza occulta ma imposta dal sistema attuale. Altri esempi sono accettazione di bassi salari imposti sempre dal sistema economico-finanziario oppure dalla prostituzione femminile come mancanza di lavoro o sussidio per mantenere se e la propria prole. Gli esempi sono innumerevoli.
Per cui esercitano il dominio attraverso i mezzi della la forza fisica, la forza economica e la forza del potere attraverso le sottostrutture come i media, gli eserciti, la religione, le scuole.
Qualcuno potrebbe ribadire: come faccio a sapere qual è l’ultima persona sulla terra che non ha il minimo necessario per vivere ? ecco un’altra ipocrisia ! basta guardarsi intorno nella propria città e si troveranno una o migliaia di persone che non hanno il minimo indispensabile ad una vita dignitosa.
Perlomeno andiamo a cercare un leader politico che è più vicino a queste problematiche.

Parlo di uno stato mentale di questi pochi, di un atteggiamento, di un modo di essere ma soprattutto di avere. E infatti è attraverso l’avere che continuano ad “avere” questa arroganza di pretendere il dominio sugli altri attraverso un certo tipo di finanza ed economia.
Come riconoscerli?
è difficile se non si parte da questa semplice ed ovvia considerazione del progetto 1m1b
Ho già parlato in un altro capitolo delle scarole cinesi o matriosche, potete visionarlo.
proprio per questo nasce il progetto 1m1b.
Ogni uomo deve essere riconosciuto per quello che è, come essenza unica e divina, ma anche per quello che ha come “averi” come cose, case, beni.
Se si apre la “scatola” (cinese o matriosca) deve esserci questo unico essere umano, come essenza divina, ma lì dentro devono esserci anche tutti i suoi beni conducibili a lui e non alla sua finzione giuridica che poi produce le scatole cinesi o matriosche.
Nella scatola o spazio fisico dedicato a questo corpo in cui c’è l’essenza o anima o spirito od ognuno lo può chiamare come meglio crede, deve esserci trasparenza tra il suo corpo come “oggetto fisico” e tutti gli altri oggetti fisici che chiamiamo casa, industria, oro, o altro, ma tutto deve essere lì, deve essere tutto trasparente, come la provenienza di quei beni riconducibili a quel corpo o meglio a quell’essere unico chiamato per nome.
Solo da quello spazio fisico che prima abbiamo chiamato “scatola” può provenire, attraverso l’opera di questo essere, il divenire di altri beni che possiamo chiamare, dopo, superfluo o accumulazione.
Questo lavorio o lavoro che questo essere “produce” attraverso questo spazio fisico dove lui vive, (qui si parla di lavoro fisico come produzione di beni, servizi o idee, non vuol dire che è confinato nella “scatola” o spazio fisico) e produce benessere per sé, per i propri figli o per i propri dipendenti, dovrebbe essere sempre fatto in trasparenza di dare ed avere senza prevaricazione nel proprio intorno tanto meno con il proprio vicino che in questo caso è un altro spazio o “scatola”.
Ribadisco che il concetto di “scatola” e da intendersi sempre come e solo in antitesi alla scatola cinesi o matriosca che viene fatta per impossessarsi delle altre cose e per eludere le eventuali tasse che in futuro potrebbero essere tolte definitivamente (vedi progetto Zeitgeist), e non per limitare la libertà individuale nello spostarsi nel mondo.
Il progetto 1m1b è anche per la produzione di cose, beni, servizi o idee che vengono attuate in uno spazio delimitato dove esiste questo essere umano.
Da qui la nuova tendenza, possibilmente, di produrre beni il più possibilmente vicini al consumatore finale.
Se ogni individuo, con il proprio livello di intelligenza e coscienza non prende atto di quello che gli succede intorno, sarà impossibile non arrivare ad uno scenario cosi terrificante.
Cosa è la vita se non la coscienza più alta di “sentire” che tutti noi facciamo parte di un unico organismo?
Lasciamo andare, come dice lo Zen, non cerchiamo di trattenere a noi i 7 vizi capitali.
E’ quello che insegno, e non perdo occasione, di ribadire alle mie due bambine.
Pensiamoci perlomeno.
Cerchiamo intorno a noi esseri più evoluti che siamo più armonici, che abbiano sconfitto o molto attenuato queste malsane predisposizioni.
Chiediamo aiuto a loro, dialoghiamo con loro, cerchiamo di unirci e non dividere e frantumare la nostra unica speranza di una vita migliore per noi e per i nostri figli sulla terra.
In pace e onore.
Bright Being